Progetto con Noi e Dopo di Noi

Premessa e ispirazioni di fondo

Questo progetto nasce dalla convinzione, maturata in questi lunghi anni della nostra esperienza nel campo dell’accoglienza, che tutte le persone, e perciò anche quelle con abilità diverse, hanno le stesse necessità e gli stessi desideri di realizzazione di vita.

Riconosciamo pertanto in tutti la dignità e i diritti che possiedono in quanto persone e desideriamo valorizzare i doni e le potenzialità che ciascuno ha ricevuto.

Il progetto si inserisce con una sua peculiarità specifica ed autonoma all’interno di una realtà, quale quella di S. Caterina, che è già espressione di una sorta di “Villaggio della carità” nel quale sono svolte, da moltissimi anni, attività tra cui: l’istruzione e l’educazione nei confronti dei più piccoli e dei ragazzi marginali, l’ospitalità degli universitari, le attività di oratorio, l’ospitalità di minorenni in difficoltà, l’attività sportiva, l’accoglienza di movimenti e gruppi diocesani, di feste e cene di beneficenza.

I soggetti promotori

Fondazione di culto Santa Caterina, Diocesi di Imola, Caritas diocesana di Imola, Associazione Cuberdon, Unitalsi sottosezione di Imola, Gruppo Amici Insieme.

Presupposti

Stretto rapporto con le realtà territoriali, sia pubbliche che private. In particolare con l’Ente Pubblico si stipuleranno convenzioni e/o progetti personalizzati, con la cooperazione sociale si troveranno forme di collaborazione per la gestione delle diverse tipologie di assistenza.
Caratteristiche delle persone accolte: disabilità fisiche, sensoriali e intellettive di gravità media e lieve; non psichiatriche; senza dipendenze.
Forte collegamento con il contesto psico-affettivo e relazionale di riferimento per la persona disabile, in particolare con le loro famiglie.

Linee progettuali

¨ Sostenere le persone diversamente abili non significa mettere al centro la loro disabilità e costruirvi un’organizzazione attorno per convivere con essa ma, in primis, comporta rapportarsi con loro considerandole persone come noi, bisognose anzitutto di relazioni affettive significative, ricche di stimoli.

¨ Evitare la creazione di un “ghetto dei disabili”. Questo è possibile attraverso alcune condizioni: a) creazione di un luogo aperto dove gli “agenti di scambio” sono i disabili – che non si sentono isolati ma inserite in un contesto cittadino – e i loro familiari; b) sviluppo di un luogo educativo dove la disabilità trova il coraggio di proporsi come una risorsa per l’umanizzazione della società (ad esempio con il coinvolgimento di giovani volontari e con attività rivolte specificamente ai disabili).

¨ Realizzare un contesto relazionale in cui convivono persone diversamente abili, di diverse età e gravità, e persone ‘normodotate’ già presenti a Santa Caterina. In una comunità allargata così concepita ognuno è portatore sia delle proprie difficoltà ma soprattutto delle peculiari risorse e ricchezze personali legate alle diverse esperienze, sensibilità, età.

Linee educative

  • Si vuole impostare un rapporto educativo personalizzato che tiene conto della situazione, delle difficoltà, dei problemi di ciascuno, senza che ci si rassegni alle sconfitte e agli insuccessi, nella fiducia che anche i progressi piccoli sono un aiuto e una promozione della persona.
  • Si facilita uno stretto rapporto con il territorio limitrofo vista la felice ubicazione della struttura.
  • Si promuovono rapporti interpersonali caratterizzati dall’amicizia, dall’affetto, dalla fiducia. Bisogna sempre sperare nella potenzialità delle persone valorizzando ciò che esse hanno di positivo. Questa fiducia richiede pazienza ed evita metodi repressivi.
  • Si ritiene che un rapporto interpersonale valido non si esprima solo nel servizio, ma anche nella condivisione. Non basta “fare per”, occorre “fare con” e più ancora “vivere con”. Così viene superata ogni forma di assistenzialismo o di custodia delle persone diversamente abili. Questi e le loro famiglie da “utenti” saranno considerati “protagonisti” delle scelte da compiere. Questo “vivere con”, oltre al forte volontariato, sarà possibile grazie alla presenza sulle 24 ore di figure educative di riferimento.
  • Si favorisce un clima ed un ambiente di vita caratterizzato dalla gioia, dal coinvolgimento delle persone e dalla loro responsabilizzazione nelle diverse attività

Realizzazione del centro di accoglienza polivalente

CENTRO DIURNO SOCIO-OCCUPAZIONALE “Durante Noi”
(restauro delle ex-officine) (fino a 24 disabili) (aperto da ottobre 2013)

Il Centro accoglie alcune persone ospitate negli appartamenti del Condominio Dopo di Noi e nel Gruppo appartamento e persone esterne diversamente abili in accoglienza diurna per socializzare e per sperimentare un percorso di autonomia.

Le attività sono finalizzate alla tutela dei diritti umani, all’attuazione della solidarietà fra le persone attraverso l’accoglienza delle persone in stato di bisogno e allo sviluppo della personalità umana in tutte le sue espressioni.

Ci si prefigge in particolare di:

– offrire accoglienza e animazione per i disabili accolti;

– organizzare per essi servizi di supporto alla creatività, manualità, espressività anche attraverso attività laboratoriali.

La formulazione di un programma personalizzato per ogni persona è importante poiché non è possibile immaginare che la strategia riabilitativa messa in atto dal Centro possa essere uguale per tutti.

Queste attività diurne sono supervisionate da psicologhe specializzate.

L’accesso alla struttura, sulla base di un regolamento di funzionamento, comporta delle rette differenziate, molte delle quali sono convenzionate con i servizi invianti.

Attualmente le attività del centro diurno socio-occupazionale sono gestite dall’ associazione Cuberdon.

CONDOMINIO DOPO DI NOI

(ristrutturazione dell’ ex-falegnameria) (oltre 10 disabili) (aperto da maggio 2014)

– Appartamenti genitore/I e figlio disabile “Con Noi”

(almeno 7 disabili)

Offerta di residenzialità a 7 nuclei familiari (o singoli adulti disabili) composti da genitore/i con uno o più figli disabili   dove le problematiche del figlio sono strettamente intrecciate a quelle del genitore che non è più in grado di farsene carico completamente. Sono ospitati all’interno di 7 appartamenti. Ci sono dei servizi di aiuto e supporto ai nuclei familiari o ai singoli, con la presenza di operatori.

I nuclei familiari o servizi invianti pagano una retta mensile per i servizi che ricevono e per l’utilizzo dell’appartamento.

– COORDINATORE E ADULTO ACCOGLIENTE “Insieme a Noi”

Il coordinatore del gruppo appartamento ha anche il ruolo di supportare gli ospiti del condominio durante le giornate feriali e assieme ai colleghi nei weekend e giorni festivi. L’adulto accogliente è la persona residente all’interno del Condominio che oltre ad essere la figura di riferimento notturna per gli ospiti del gruppo appartamento, ha la funzione di essere un sostegno per eventuali esigenze delle persone che abitano gli appartamenti durante la notte.

– GRUPPO APPARTAMENTO “Tra Noi”

(fino a 6 persone disabili)

Offerta di residenzialità in convivenza a persone disabili aventi disagi compatibili, che si sperimentano in un percorso di autonomia spinta. Sono seguiti da personale specializzato che calibra la propria presenza e il proprio supporto proporzionalmente all’accrescimento del livello di autonomia. Sono ospitati all’interno del Condominio in un appartamento con 4 camere da letto.

– OSPITALITA’ TEMPORANEA “Mentre Noi”

(1-2 disabili per periodo)

Accoglienza temporanea di alcuni disabili per fornire sollievo alle famiglie e per sperimentare dei percorsi graduali di autonomia o di inserimento futuro. Un’ospitalità temporanea (“sollievo”) che non intende sostituirsi alla famiglia ma che anzi chiede a questa la massima condivisione. Queste persone possono essere accolte all’interno del Gruppo Appartamento.

SERVIZI ALLA PERSONA “Per Noi”

Su richiesta si possono attivare servizi individuali come colloqui di prima valutazione; studio e gestione di progetti personalizzati; mediazione nelle relazioni tra i disabili, i familiari e le istituzioni; supporto emotivo e psicologico.