SANTA CATERINA

Oggi, 25 novembre, ricordiamo il martirio di Santa Caterina d’Alessandria.

Risulta evidente una curiosa coincidenza: il giorno in cui si ricorda il martirio della nostra Santa Protettrice è anche la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Questa giornata è stata scelta dall’Assemblea Generale dell’ONU che ha ufficializzato una data che fu scelta da un gruppo di donne attiviste a Bogotà nel 1981 in ricordo del brutale assassinio nel 1960 delle tre sorelle Mirabal. Queste, considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (19301961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni,  furono torturate e uccise da agenti del Servizio di informazione militare mentre si recavano a trovare i loro mariti in prigione.

Pensando quindi alla storia del martirio di Caterina, è impossibile non vedere dei legami con la giornata contro la violenza sulle donne, perché lei stessa fu vittima di tale crudele violenza da parte dell’uomo che aveva rifiutato di sposare.

Caterina  nobile,  bella  e istruita, si presenta alla festa per il nuovo governatore romano in Egitto ma rifiuta di compiere sacrifici agli dei pagani, invitando lo stesso governatore a convertirsi al cristianesimo. Costui, colpito dall’eloquenza e dalla bellezza della giovane, cerca di convincerla a venerare gli dei e a sposarlo. Al suo rifiuto il governatore la condanna a una morte orribile: una grande ruota dentata farà strazio del suo corpo. Sarà un miracolo a salvare la ragazza che verrà però decapitata.

La santa è stata considerata fra gli altri la patrona dei giovani, e in questo senso la dedicazione della nostra chiesetta risalente al 1100 circa fu profetica, in quanto poi con Don Bughetti nel 1915 quello che era un antico monastero divenne, ed è ancora, un luogo dedicato ai giovani.