In occasione della chiusura dell’anno dedicato alla Misericordia, l’Oratorio Santa Caterina ha voluto fare, con i ragazzi, un po’ di bilancio su come è stato vissuto.

L’esperienza più straordinaria per loro è stata sicuramente la partecipazione al Giubileo dei Ragazzi a Roma l’aprile scorso, insieme a tanti giovani partiti da Imola e a migliaia arrivati alla capitale da tutta Italia!

Per i nostri ragazzi è stata un’esperienza davvero nuova e unica, che ha portato nelle loro storie una “storia nuova”

Iulian e Azzurra sono due dei ragazzi dell’Oratorio santa Caterina che, lo scorso Aprile, si sono recati a Roma per partecipare al Giubileo dei Giovani, voluto da Papa Francesco.

Per loro è stata una bellissima esperienza e ce la raccontano così:

Iulian: «Il viaggio, l’incontro con tutti gli altri ragazzi, le bellezze di Roma, il Papa…è stato tutto bellissimo e divertentissimo!»

Azzurra: « Il viaggio in corriera è stato molto emozionante: siamo partiti in piena notte ma eravamo carichi e abbiamo iniziato a fare amicizia già lì. Poi c’è stato il concerto/festa allo stadio: MERAVIGLIOSO! E durante la festa abbiamo visto un video del Papa che diceva che ci aspettava il giorno dopo. Il papa ha detto molte cose che mi sono rimaste nel cuore»

Iulian: «Il Papa ci ha detto che “non conta se cadi ma se ti rialzi” questo per me è importante perché io sono uno che è caduto tante volte e penso che cadrò ancora, però se lo dice anche il Papa vuol dire che non sono l’unico!»

Azzurra: «Ha detto anche che “ l’Amore è la Carta d’Identità che ci riconosce come discepoli di Gesù”. Queste parole mi hanno aiutata per capire qualcosa in più di me stessa. Io ho avuto una vita non facile e sono sempre in cerca della mia identità, tento sempre di capirmi, però nel cuore sento forte il desiderio di fare del bene agli altri come le persone che hanno aiutato me.»

Iulian e Azzurra: «Dopo l’incontro con il Papa siamo andati in giro per Roma, sembravamo dei Vip: tutti ci guardavano e ci facevano domande sul perché fossimo lì. Noi eravamo alla scoperta delle Tende della Misericordia , non siamo riusciti a vederle tutte, ma una la ricordiamo bene : quella che descriveva l’opera di misericordia “visitare i carcerati”, perché qui abbiamo incontrato e conosciuto testimoni che ci hanno raccontato le loro storie.

È stato proprio un bel viaggio, sarebbe bello farne un altro!»

Anche Sharon e Iolanda sono due ragazze dell’Oratorio santa Caterina che sono andate a Roma al Giubileo dei Giovani.

Un’esperienza piena di emozioni. Sharon la racconta con l’entusiasmo proprio della sua età, Iolanda è un po’ più riflessiva, come la vita le ha già insegnato ad essere.

Sharon: «E’ stato molto divertente stare insieme e incontrare persone nuove…alcune già mi mancano. Abbiamo fatto tante amicizie, già dal viaggio in corriera, e vivere questa esperienza, per me nuova e particolare, con tanti amici simpatici e divertenti, è stato bello. Stando in compagnia è stato tutto piacevole, anche i momenti di attesa o quando eravamo in fila per passare dalla Porta Santa.»

Iolanda: «Io non amo tanto il caos che si forma quando c’è una gran folla, ma in effetti già da quando siamo partiti si è creato un bel clima di amicizia. In corriera, non avendo niente da fare, abbiamo potuto parlare con gli altri e conoscere meglio le persone: è stato un tempo speso bene! Anche quando abbiamo passeggiato per la città per vedere le tende della misericordia, abbiamo avuto il tempo di conoscerci tra noi. Poi la festa allo stadio o in piazza San Pietro… eravamo sempre impegnati a fare qualcosa di interessante per cui non mi sono mai accorta della confusione.»

Sharon: «Roma è meravigliosa: bello il Colosseo, bella San Pietro, tutta Roma è bella. Il Papa è stato bravo e lo abbiamo ascoltato volentieri: parla in modo ironico e si fa capire bene, per esempio ha detto che la libertà non è fare quello che si vuole ma “ sapere dire di si al bene e di no al male”.»

Iolanda: «essere capaci di dire dei no perché se facessimo tutto quello che ci va resteremmo chiusi in noi stessi e non saremmo capaci di un’amicizia vera , non saremmo aperti agli altri. Papa Francesco ha detto che questa è una strada faticosa, ma che noi giovani siamo pieni di coraggio e capaci di grandi fatiche. Ma quello che mi ha ricordo di più è che ha detto che “ Se un giovane non è capace di sognare, già se n’è andato in pensione, non serve”. É stato molto duro ma ci ha fatto capire che tutti possono imparare a sognare, a vivere la vita con ottimismo.

Mi è piaciuto perché ci dice le cose come stanno provando però a farci capire meglio.

L’ultimo giorno noi dell’Oratorio siamo andati nella chiesa di San Filippo Neri ( Chiesa Nuova in Vallicella ndr) ed abbiamo ascoltato la storia della vita del Santo: sembrava incredibile perché lui che viveva in povertà e veniva preso in giro, era sempre allegro e gentile con tutti,così li conquistava! Qui poi è stato emozionante perché io e altri ragazzi dell’Oratorio, siamo diventati animatori!»